Nel Policlinico Rident sviluppiamo un preciso piano di terapia implantologica per ogni paziente attraverso l’aiuto dello scanner digitale computerizzato ILUMA cone beam 3-D il quale ci consente la visualizzazione delle strutture dentali in 3D.
Offriamo la possibilità di ricostruzione ossea attraverso i seguenti interventi chirurgici: rialzo del seno mascellare (grande e mini rialzo del seno mascellare), rigenerazioni e aumentazioni ossee dentali.
Esistono diversi tipi di impianti distinti tra loro in base alla struttura della loro superficie, la loro forma e il collo dell’impianto. La tipologia dell’osso del paziente condiziona la scelta del tipo d’impianto.
La chirurgia base si occupa invece delle operazioni ai denti. Con l’apicectomia è possibile salvare i denti sotto l’ascesso che non reagiscono alla terapia conservativa ovvero alla classica devitalizzazione del dente e alla cura canalare. I granulomi e le cisti dentali vengono rimosse insieme alla parte infetta della radice e le infezioni invece vengono eliminate con la pulizia salvando in questo modo i denti che potrebbero altrimenti essere persi.
Indipendentemente dal fatto che si vada a ripristinare un dente solo, più denti o tutti i denti – gli impianti dentali li sentirete come se fossero dei denti propri.
Dopo 40 anni di applicazione, gli impianti dentali sono diventati uno standard in odontoiatria. È ormai risaputo che gli impianti dentali sono delle viti in titanio che vengono innestate nella mascella per poter fare da supporto ai denti artificiali eseguiti a loro volta in materiali preziosi.
Quando l’osso ha il volume e la qualità ottimali, quando gli impianti sono di qualità ottimale, quando l’implantologo è istruito in maniera adeguata e quando il paziente è non fumatore e con una buona osservazione dell’igiene orale – il successo dell’intervento è assicurato al 99%. Questa percentuale di successo diminuisce quando la qualità dell’osso è scarsa, quando gli impianti non sono di buona qualità, quando gli specialisti in implantologia non sono istruiti adeguatamente e quando gli impianti vengono innestati ai pazienti fumatori con una cattiva igiene orale. Proprio per questi motivi, in Policlinico Rident:
L’uso di questa soluzione protesica ci dà l’opportunità, grazie all’innesto degli impianti sotto un determinato angolo, di installare un ponte fisso provvisorio 24 ore dopo l’innesto di 4 o 6 impianti endossei per mascella. Qualche mese dopo l’innesto degli impianti è possibile sostituire il ponte provvisorio in resina con quello definitivo in ceramica.
Gli specialisti in implantologia oggi possono scegliere tra tanti fabbricanti di prodotti usati per la costruzione/ricostruzione ossea. In Policlinico Rident usiamo solamente prodotti certificati e di alta qualità. L’osso artificiale di solito si trova in forma di particelle, paste e palline di varie dimensioni e di struttura e caratteristiche diverse e viene usato per il riempimento (costruzione) di difetti ossei di misure e forme altrettanto diverse. Nel caso in cui nella regione trattata non ci sia una quantità sufficiente di cellule ossee che dovrebbero integrarsi insieme a quelle artificiali, l’osso deve essere preso da una porzione diversa della mascella del paziente. Con l’aiuto di quest’ultima (in forma di blocco, anello, particelle membranizzate) si costruisce poi l’osso mancante.
Quando il volume dell’osso non risulta tale da poter innestare l’impianto nell’asse ossea verticale, l’osso mancante può essere ricostruito contemporaneamente con l’innesto dell’impianto. Grandi difetti ossei richiedono una ricostruzione dell’osso prima dell’ innesto, di solito usando dei blocchi d’osso i quali vengono presi dalla porzione posteriore della mascella del paziente.
Quando l’anatomia locale lo permette, è possibile evitare la ricostruzione ossea usando dei blocchi ossei precedentemente all’innesto dell’ impianto (ai blocchi ossei servono da 4 fino a 7 mesi per l’integrazione prima di poter proseguire con l’innesto dell’impianto). Nel caso di atrofie meno accentuate, l’osso viene dilatato/allargato usando degli strumenti particolari. Nel caso invece di atrofie più accentuate, l’osso viene tagliato longitudinalmente con l’aiuto di un bisturi ad alta precisione che produce delle microvibrazioni a ultrasuoni. In questo modo l’osso si allarga e gli impianti vengono innestati all’interno dello spazio creatosi. Questo metodo innovativo di osteotomia e osteoplastica viene chiamato la piezochirurgia a ultrasuoni.
All’interno della mascella superiore si trovano dei seni mascellari: dei piccoli spazi di diverse dimensioni riempiti di aria. Quando i molari della mascella superiore sono mancanti da molto tempo, i seni mascellari tendono ad abbassarsi, compromettendo in questo modo la quantità dell’osso. Il risultato è la mancanza dell’altezza ossea necessaria per l’innesto degli impianti. Il problema diventa ancora più grave nel caso in cui i molari siano stati estratti per motivi di parodontite in stadio avanzato perchè l’osso risulterà distrutto dall’infiammazione cronica.
Fortunatamente, esistono delle tecniche chirurgiche di rialzo del seno mascellare che danno dei buoni risultati. In base all’altezza dell’osso esistente, si esegue un mini rialzo (o cosiddetto rialzo chiuso) oppure un grande rialzo (o cosiddetto rialzo aperto) del seno mascellare.
La funzione dei tessuti periimplantari è molto importante non solo per motivi estetici (si cerca sempre do ottenere il massimo risultato a livello estetico) bensì per motivi di una buona prognosi della funzione degli impianti dentali.
Ci sono diversi problemi in cui si possa incorrere se nella regione degli impianti innestati non ci sia una quantità sufficiente della gengiva connettiva: masticando, si apre una fessura piccola tra la gengiva e l’impianto e in questo modo il cibo potrebbe infiltrarsi nello spazio creatosi. La gengiva distaccata risulta essere sensibile per cui i pazienti tendono a evitare lo spazzolamento e di conseguenza la gengiva viene affetta da infiammazione.
I chirurghi del Policlinico Rident affrontano con facilità il problema dei tessuti gengivali connettivi mancanti perchè conoscono bene le tecniche della chirurgia plastica di ricostruzione degli stessi la quale, se necessario, viene intrapresa prima della messa in funzione degli impianti dentali.
L’estrazione chirurgica dei denti impattati e delle radici in inclusione osteomucosa è uno dei trattamenti chirurgici più comuni.
I denti impattati sono completamente formati dentro l’osso, ma mai erotti a causa un ostacolo fisico che gli ha impedito di spuntare. Il più spesso, i denti impattati sono denti di giudizio superiori e inferiori e canini superiori. Potenzialmente, loro possono causare un gran numero di sintomi collegati alle neuralgie e dolori legati al danno dei nervi periferici.
La radice in inclusione osteomucosa rimane dopo la distruzione dell’intera corona dentale, in conseguenza di una carie dentale non curata. L’unica soluzione di questo problema è appunto l’estrazione della radice. È necessario rimuovere la radice in inclusione osteomucosa perché, essendo contaminata dai batteri, può causare l’infezione e avere un effetto negativo sulla vostra salute.
Grazie alla professionalità, esperienza e approccio moderno dei nostri chirurghi, loro non avranno nessun problema ad affronntare e risolvere i sopranominati problemi.
L’apicectomia viene definita come un’intervento chirurgico minore con il quale si rimuove l’apice della radice dentaria. La stessa viene effettuata solamente nel caso in cui l’obiettivo, ovvero il ritiro dell’infiammazione nella regione dell’apice radicolare, non sia stato raggiunto con una cura canalare (terapia endodontica) e con un’ ulteriore pulizia e riempimento dei canali radicolari (revisione). Se necessario, i nostri chirurghi possono effettuare anche il riempimento dei canali radicolari in maniera retrograda ovvero dalla parte dell’apice radicolare. In questo caso vengono usati degli strumenti micro-Piezo i quali hanno un’estensione curva che ci permette di eseguire l’intervento anche nel caso di radici meno accessibili. Sei mesi dopo l’esecuzione dell’apicectomia è consigliabile effettuare un controllo del dente curato con la radiovisiografia, ovvero una piccola lastra intraorale.
La chirurgia orale rappresenta per i pazienti uno dei lati meno attraenti dell’odontoiatria. Tuttavia, è proprio questo ramo di odontoiatria quello che ci offre le maggiori possibilità di recupero dei casi che comunemente potrebbero considerarsi “persi”.
L’evoluzione che la chirurgia orale ha avuto negli ultimi anni e le nuove tecniche operatorie che vengono regolarmente utilizzate anche nel nostro Policlinico odontoiatrico, creano delle condizioni per una buona riabilitazione protesica.
Volete sapere come viene utilizzato il laser nel Policlinico Rident?
Siccome, noi del Policlinico Rident, riteniamo sia molto importante essere al passo con la tecnologia moderna, offriamo ai nostri pazienti la possibilità che per i loro trattamenti venga utilizzato il laser odontoiatrico. Il laser può essere utilizzato per diverse problematiche odontoiatriche come ad esempio la gengivite, la parodontite, la perimplantite (infiammazione attorno all’impianto), per i piccoli interventi chirurgici, per la cura del dente ecc.
I nostri dottori, dopo aver finito il corso di formazione, utilizzano nella propria pratica clinica il laser Waterlase express e il laser a diodi. Gli stessi sono tra i più moderni e innovativi laser sul mercato e offrono un nuovo approccio all’odontoiatria. È semplice da usare, al paziente offre la possibilità di eseguire un trattamento senza o con meno anestetico e quindi un minor numero di iniezioni, la guarigione e il recupero sono molto più rapidi. Mostra i migliori risultati nella cura della gengivite e della parodontite (come sostituzione o come terapia aggiuntiva al classico curettage del dente), come pure nella cura della perimplantite (pulizia e disinfezione attorno all’impianto). Può essere utilizzato pure per piccoli interventi chirurgici, come la frenulectomia, la gengivectomia, la vestiboloplastica, la rimozione di fibromi e la biopsia dei tessuti del cavo orale. Quello che lo rende uno strumento per eccellenza è l’alta efficienza, la precisione, un facile controllo delle emorragie e una maggiore conservazione dei tessuti sani. È minimamente invasivo, quindi offre la possibilità di effettuare procedure in maniera facile e indolore perciò l’uso degli antidolorifici è ridotto.
Perché noi del Policlinico Rident utilizziamo il Waterlase express laser:
Applicazione del laser nel Policlinico Rident: