Medicina dentale verde

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Autore: Snježana Pohl , specialista in chirurgia orale, eda specialista in parodontologia e implantologia

29.06.2020

L’Unione europea a dicembre 2019 ha ideato un “piano verde” per sostenere ogni aspetto delle risorse utilizzate in modo efficiente, a favore di un’economia pulita e circolare. L’attuale Corona-crisi ha spinto ulteriormente gli sforzi in quella direzione.

In tutto il mondo crescono movimenti che promuovono il ritorno alla natura: partiti verdi, iniziative e associazioni stanno diventando più forti. Tale tendenza è sempre più presente nella medicina dentale per quanto riguarda la sostituzione ossea.

Perché vengono utilizzati i sostituti ossei? La perdita del volume della mascella si verifica inevitabilmente dopo l’estrazione del dente. Gran parte del volume viene perso durante i primi tre mesi dopo l’estrazione, ma questo processo continua. I processi infiammatori attorno ai denti provocano difetti ossei ancora maggiori. Per poter installare impianti dentali è necessario preservare o ricostruire l’osso mascellare. Qui vengono utilizzati sostituti ossei di origine sintetica, animale o umana (in Croazia questi ultimi non sono ammessi) o il tessuto osseo del paziente stesso. Tutti hanno i loro vantaggi e svantaggi e non esiste una sostituzione ossea ideale. Si applica ancora la regola secondo cui il tessuto osseo del paziente è lo “standard di riferimento”, principalmente perché contiene fattori di crescita e presenta una microstruttura ideale. Poiché è “proprio”, non provoca una reazione immunitaria e non vi è alcun rischio di trasmissione della malattia. Nel 1980 il premio Nobel per la medicina è stato assegnato per la scoperta di geni responsabili della risposta immunitaria contro il materiale estraneo.

Tuttavia, i pazienti spesso preferiscono il materiale “dal flacone” perché hanno paura del procedimento di assunzione del tessuto osseo e del dolore postoperatorio. Inoltre, le particelle di tessuto osseo subiscono un rapido riassorbimento, quindi non sono un materiale ideale per mantenere il volume della mascella o costruirlo e devono essere aggiunti altri materiali.

Buone notizie! Da diversi anni ormai la dentina viene utilizzata con successo come materiale sostitutivo osseo.

La composizione chimica dei denti è quasi identica alla composizione chimica dell’osso. La dentina dentale ha leggermente più minerali e meno ingredienti organici, il che la rende un sostituto osseo ideale. Una percentuale più elevata di minerali impedisce un rapido riassorbimento del materiale. Tutti i fattori di crescita contenuti nell’osso sono contenuti anche nella dentina.

Esiste un esempio migliore di riciclaggio al 100%? Il dente estratto verrà pulito, sminuzzato in granelli di una certa dimensione nell’apposito dispositivo, la dentina poi viene sottoposta ad un breve processo di lavaggio a secco ed è pronta per l’uso circa 15 minuti dopo l’estrazione del dente.

Uno studio recentemente pubblicato, condotto presso il Policlinico Rident in collaborazione con la Facoltà di medica di Fiume, l’Università di Tel Aviv e di Cairo, ha confermato che la perdita di volume della mascella dopo l’estrazione del dente è ridotta al minimo se il difetto viene riempito con perline di dentina dopo l’estrazione. L’analisi istologica del tessuto ha mostrato un’eccellente qualità dell’osso di nuova formazione secondo studi precedentemente pubblicati.

Il pensiero guida del “Piano verde” dell’Unione europea è di rendere la circolarità la tendenza principale della nostra vita, diamone il nostro contributo!