Endodonzia: in cosa consiste il trattamento canalare?

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Autore: dott.ssa Dajana Pavletić , laureata in odontoiatria

14.01.2022

L‘endodonzia è una branca dell’odontoiatria che si occupa del trattamento della polpa dentale, dei nervi e dei tessuti periapicali (osso e legamento dentale). 

Quando si procede con la terapia canalare e come viene eseguita?

Nello specifico, il trattamento canalare ha inizio quando il paziente accusa sintomi quali dolore da morso, sensibilità al caldo e al freddo, grandi lesioni cariose e qualsiasi modifica del livello dei canali radicolari visibili sulle immagini radiologiche.

La procedura viene eseguita in anestesia locale e prevede l’apertura della camera pulpare attraverso la corona del dente, l’estrazione del nervo, la strumentazione e la pulizia (o disinfezione) dei canali radicolari. Come ultimo step, ci si occupa del riempimento dei canali in cui si trovava il nervo.

Durante il trattamento endodontico, viene utilizzato un endometrio, con l’aiuto del quale viene determinata con precisione la lunghezza del canale radicolare che dobbiamo trattare.

Al termine dell’otturazione viene eseguito il controllo dell’immagine RVG, registrata mentre il paziente è in poltrona. Questa tecnologia offre il massimo del comfort e della velocità ed è in grado di fornire una visione dettagliata e delle informazioni utili sulla lunghezza del canale radicolare e del filler.

Ogni dente trattato endodonticamente deve essere successivamente riparato con una corona dentale o un’adeguata otturazione per ripristinarne la forza, la corretta funzionalità e l’estetica. 

L‘ipersensibilità dopo la procedura è una conseguenza ordinaria e può durare fino a tre settimane.