11.04.2024
Il veganismo è uno stile di alimentazione che elimina dalla dieta tutti gli alimenti di origine animale, basandosi quindi sul consumo di verdure, cereali, noci, frutta e i loro prodotti. Al giorno d’oggi si tratta di un regime alimentare sempre più popolare perché si fa portavoce di uno stile di vita che evita lo sfruttamento degli animali.
Secondo numerosi studi, la dieta vegana riduce il rischio di alcune malattie come le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, la steatosi epatica non alcolica e l’obesità.
Nonostante i benefici derivanti da una tale dieta, si verificano anche malattie causate dalla mancanza di assunzione di alcuni nutrienti: i vegani consumano meno aminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B, vitamina D, zinco e calcio. Se la loro carenza non viene compensata, ciò può avere conseguenze come il rischio più elevato di cancro, di depressione, di malattie del sistema neurologico e immunitario, una minore densità ossea e un maggiore rischio di fratture ossee.
Si tratta quindi di uno stile alimentare che non può essere seguito da tutti e che va intrapreso con la massima attenzione alla propria salute.
L’alimentazione vegana si basa principalmente sull’assunzione di carboidrati e su un minore apporto di proteine. Le proteine contribuiscono all’alcalinità della saliva, mentre i carboidrati dopo la fermentazione provocano l’acidità. Ecco quindi perché aumenta il rischio di carie e di erosione dei denti.
Il calcio contribuisce alla rimineralizzazione dei denti, per questo si consiglia di consumare latte di soia, che ha valori di calcio più alti rispetto a tutti gli altri tipi di latte di origine vegetale, oppure cercare del latte con aggiunta di calcio. Il latte non animale è spesso zuccherato, quindi è opportuno stare attenti a ricercare bevande con un basso apporto di zuccheri aggiunti.
Alcuni alimenti vegani possono essere inoltre difficili da mangiare durante il trattamento ortodontico o dopo l’intervento chirurgico orale. Le verdure crude, come ad esempio le carote, sono difficili da masticare, quindi il consiglio è di cuocere tutti i cibi duri dopo l’intervento. Se durante il trattamento ortodontico è stato posizionato l’apparecchio, è difficile pulire i denti, quindi si consiglia di evitare le verdure tagliate troppo sottili, ad esempio a dadini, che sono difficili da pulire e rimangono incastrati tra l’apparecchio e i denti.
Un apporto inadeguato di vitamine porta anche ad una maggiore incidenza di malattia parodontale in una dieta vegana. La vitamina B è necessaria in molti processi metabolici dell’organismo e la sua carenza, così come la conseguente carenza di acido folico, è associata a processi infiammatori del cavo orale. La vitamina D è associata all’inibizione dei processi infiammatori, ha un effetto antiossidante. La carenza di vitamina D è associata al rigetto dell’impianto e alla guarigione lenta e infiammatoria delle ferite.
Si consiglia di controllare i livelli di vitamine nel sangue e di sostituire i deficit con preparati farmacologici, come gli integratori.
La salute dentale è fondamentale in ogni circostanza, anche se segui una dieta vegana.