Impianti dentali

Article Author

Autore: Zoran Jurković , dott. odontoiatra

02.11.2020

L’innesto degli impianti dentali nell’odontoiatria si adopera per il recupero di uno o più denti. Gli impianti dentali sono delle viti realizzate in lega di titanio i quali vengono innestati nell’osso del paziente. Grazie alla sua biocompatibilità, la resistenza alla corrosione e all’osseo-integrazione, la lega di titanio è considerata il migliore materiale per la fabbricazione degli impianti.

Struttura e osseo-integrazione

Gli impianti sono dotati delle filettature che creano la loro macrostruttura mentre la ruvidità è la caratteristica principale della loro microstruttura. La superfice ruvida e le filettature migliorano il contatto tra l’osso e l’impianto. Grazie alle filettature degli impianti, la stabilità primaria, ovvero la stabilità meccanica si sviluppa subito dopo l’innesto dell’impianto. Due settimane dopo l’intervento si riduce la stabilità meccanica e grazie alla superfice ruvida degli impianti comincia a formarsi quella biologica, ovvero la stabilità secondaria. Inizia l’osseo-integrazione dell’osso e degli ossidi di titanio che sono presenti sulla superfice dell’impianto, e l’osso comincia a crescere attorno all’impianto. L’osseo-integrazione degli impianti è un processo che a dipendenza dell’arcata, della consistenza dell’osso e la tipologia dell’impianto dura 3 da 6 mesi.

Stabilità

Dopo il rivestimento degli impianti dentali con le corone, i ponti o le protesi dentali inizia la stabilità terziaria finale degli impianti. Si consiglia di effettuate il controllo degli impianti una volta all’anno, oppure più spesso se il paziente riscontra dei sintomi.

L’andamento della terapia

Per avere il successo nel posizionamento degli impianti dentali è indispensabile sia la consistenza dell’osso che una gengiva sana. Gli impianti possono essere posizionati immediatamente dopo le estrazioni (l’innesto immediato), oppure 3-4 mesi dopo le estrazioni, ovvero dopo la guarigione delle ferite (implantologia posticipata).

Qualora l’osso risulti troppo assottigliato per l’innesto degli impianti, prima o durante l’intervento è necessario eseguire la ricostruzione ossea. Per la ricostruzione ossea viene adoperato l’osso artificiale e l’osso autologo. Più informazioni su questo tema potete trovare sul blog della dott.ssa Pohl: https://rident.hr/it/medicina-dentale-verde/

La salute e la quantità della gengiva sono indispensabili per il successo a lungo termine della terapia implantologica, per questo è importante mantenere l’igiene orale sia prima che dopo l’intervento. Più informazioni potete trovare nel blog della dott.ssa odontoiatra Pašić Carrera sull’igiene orale: https://rident.hr/it/ligiene-orale-dei-sostituti-protesici-sugli-impianti/

Se la gengiva attorno agli impianti non è adeguata è necessario effettuare gli interventi chirurgici dei tessuti molli, come aumento del tessuto cheratinizzato.

Tutti gli interventi riportati non durano più di 2 ore, sono indolori e si effettuano in anestesia locale.